Il rapporto tra serramenti e architettura è legato a doppio filo: i serramenti continuano ad essere elementi importanti dell’architettura di un edificio, e con l’edificio vanno pensati, studiati e progettati, come prodotti di un’idea unica, senza limitarsi al mero rispetto dei requisiti funzionali.
Tra gli elementi del sistema edilizio, il serramento è certamente il più complesso, per la sua importante funzione di filtro tra l’interno dell’edificio e l’ambiente esterno. Esso ha subito una trasformazione radicale in tempi relativamente recenti: le aperture infatti sono passate dalle dimensioni limitate dei vecchi edifici in muratura, fino alla larghezza stessa dell’intera facciate in certe costruzioni odierne.
In particolare la produzione di lastre di vetro per superfici sempre più ampie ha reso “comunicabile” l’interno con l’esterno in modo forte, senza limitazioni. Naturalmente questo non poteva non coinvolgere anche la realizzazione dei profili con conseguente cambiamento delle dimensioni e delle prestazioni del serramento.
La tecnologia ha svolto un ruolo fondamentale perché è stata capace di rendere l’involucro edilizio un “diaframma”, senza far venire meno la qualità fisica dell’abitare. Il serramento si è orientato decisamente a ottenere una irrinunciabile risposta appropriata (prestazione) a richieste necessarie (isolamento termico) e conseguenti a determinate esigenze (risparmio energetico ad esempio).
In una certa architettura le finestre sono considerate principalmente come elementi funzionali e sono espresse come tali, ossia attentamente progettate e posizionate per la luce, la ventilazione, la vista.
Secondo attenti critici, però, la qualità di un serramento non può dipendere soltanto da una serie di requisiti legati a prestazioni come l’isolamento termoacustico, la protezione contro i tentativi di effrazione, la resistenza agli urti o carico di vento, ecc., ma dipende anche dalle relazioni con la tradizione e dal porsi in armonia con l’architettura dell’edificio e con il contesto ambientale.
Si tratta di un ambizioso tentativo di cogliere la pluralità di messaggi che la finestra trasmette attraverso le dimensioni, le proporzioni, i colori, la tipologia, ecc.: possiamo considerare quest’ultimi gli elementi di un lessico proprio con cui le finestre raccontano le vicende di un immaginario contatto tra “l’interno” e “l’esterno”, tra un dentro e un fuori.
In architettura il delicato rapporto tra interno ed esterno, tra pieni e vuoti che generano discontinuità nel sistema murario e configurano la relazione parete-finestra, riveste un ruolo cruciale nella ricerca della qualità formale, tecnica, estetica ed emozionale, in quanto soggetti di un dialogo che è da sempre campo di applicazione principale dell’esercizio architettonico.
Oggigiorno probabilmente la sfida più interessante e quella di non limitarsi a soddisfare i valori funzionali. Le richieste di benessere termo-igrometrico, acustico, visivo sono sempre maggiori, disposizioni di legge impongono requisiti energetici minimi, ma la finestra è stata e continua ad essere un elemento dell’architettura dell’edificio e con l’edificio va pensata, studiata e progettata, come prodotto di un’idea unica.
Diventa perciò necessario riservare attenzione al progetto della forma, per non stravolgere quanto l’architettura, con tutti gli elementi che la compongono ha espresso nel corso dei secoli, in luoghi diversi, caratterizzando il contesto abitato e ambientale.
Questo è tanto più vero quando si interviene su serramenti esistenti. Non sempre è possibile un ripristino funzionale. Talvolta, a causa di uno stato di degrado avanzato, è necessaria la completa sostituzione del serramento. In tal caso, il modo corretto di operare è quello che punta a recuperare il significato del vecchio infisso in rapporto all’intero sistema architettonico e all’ambiente urbano.
Integrazione architettonica del serramento: per noi un’importanza strategica
Come abbiamo avuto modo di sottolineare nel redazionale pubblicato dall’Osservatorio dell’Abitare, la possibilità di progettare le finestre di pari passo alle architetture che devono ospitarle, per noi significa in primo luogo individuare correttamente e legare insieme gli elementi dell’involucro, sviluppando soluzioni ad hoc che consentano di raggiungere gli obiettivi desiderati.
In secondo luogo ci dà l’opportunità di personalizzare le nostre finestre per ottenere il risultato estetico richiesto: geometrie, finiture e accessori vanno così a costruire un prodotto nel prodotto, regalando all’opera esclusività e pregio. Dettagli costruttivi e accurata progettazione del prodotto consentono di fatto di prevedere il risultato finale: chi sceglie la finestra sarà quindi garantito ancor prima di vedere l’opera finita.
Fonti:
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Il serramento nell’interfaccia tra edificio e ambiente, di Pierfrancesco Fiore, Gutenberg Edizioni
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Architettura del vano murario, di C. Cellucci, M. Di Sivo e G. Santi, Edizioni ETS
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Finestre, di Gianfranco Vecchiato: http://lettera13.blogspot.com/2016/05/finestre.html
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