Comune di Montagnana: infissi in legno Italia 68 per rispettare lo stile e l’estetica delle facciate

Nel restauro della facciata della sede del Comune di Montagnana, si sono installati nuovi serramenti in legno della serie Italia 68 nel pieno rispetto dello stile storico architettonico dell’edificio.

Nel maggio del 2012 sono stati completati i lavori di restauro monumentale delle facciate del Palazzo del Consiglio e del Palazzo degli Uffici, sede amministrativa e sede operativa del Comune di Montagnana (Padova). Poiché non risultava possibile il restauro e l’adeguamento degli infissi esistenti, sono stati sostituiti con serramenti in legno Italia 68 rispettandone caratteristiche qualitative e dimensionali.

Edifici di elevato pregio architettonico

Insieme al Duomo e alla torre di Ezzelino, il Palazzo del Consiglio, sede municipale, è una delle forme architettoniche più imponenti del centro urbano di Montagnana. Si tratta di un edificio risalente forse al 1537-1538, la cui paternità è molto discussa: secondo alcuni storici fu costruito su disegno del Sanmicheli, in ogni caso nell’eventuale dubbio di attribuzione della paternità, è indubbia l’influenza della scuola del grande maestro veronese, anche se non mancano suggestioni di altri grandi del cinquecento veneto, come il Falconetto, il Trissino, il Sansovino e il Palladio.

Il Palazzo degli Uffici, adiacente a quello del Consiglio, risale alla prima metà dell’ottocento e sorge al posto dell’antico e prestigioso Palazzo Pretorio, risalente a prima del 1366. La facciata dell’attuale Palazzo degli Uffici richiama quelle del Palazzo del Consiglio nei pilastri bugnati del porticato al piano terra e nelle cornici dei due ordini superiori di finestre, anch’esse trattate a bugnato.

Nuovi infissi in legno Italia 68

Vista la particolarità dell’edificio e considerando che i vecchi serramenti erano molto sottili, la scelta è caduta sulla serie di serramenti in legno Italia 68, realizzata con profili più ridotti, finitura noce scuro fatto a campione.

Per richiamare l’estetica dei vecchi serramenti, internamente è stato realizzato un profilo asimmetrico, chiamato “aria zero”, che permette di ottenere la simmetria tra ante e fascetta; esternamente, invece, è stato utilizzato un gocciolatoio in legno. Sono state studiate, inoltre, delle cornici perimetrali sagomate per donare ai serramenti quel particolare tocco di classicità.

Pur essendo stati privilegiati gli aspetti estetici, i serramenti installati assicurano un’adeguata protezione in termini di sicurezza, isolamento termoacustico e protezione dagli agenti atmosferici. Tutti i serramenti, infatti, sono dotati di una vetrocamera composta da un vetro stratificato 4+4 sul lato interno, per garantire sia resistenza agli impatti sia la sicurezza data dalla capacità del vetro di trattenere i frammenti anche dopo la rottura, e un vetro temperato basso emissivo sul lato esterno. Anche se non è stato richiesto un calcolo per ogni serramento, il valore di trasmittanza termica U_w è sicuramente inferiore al limite imposto dai decreti legislativi sul rendimento energetico nell’edilizia.

Sono stati installati, inoltre, una parte degli scuri, “alla vicentina”, realizzati con particolari incisioni perché anch’essi richiamassero esteticamente quelli sostituiti. Cinque portoni, infine, sono stati affidati alla cura di tre artigiani specializzati perché fossero restaurati e riverniciati.

La posa in opera

La posa è stata eseguita seguendo, per quanto possibile, il protocollo di PosaClima: il controtelaio o “falso telaio”, per esempio, non è stato possibile montarlo perché nella maggior parte dei casi si è eseguita una semplice sostituzione dei serramenti esistenti.

Si sono seguiti particolari accorgimenti con le vetrate, particolarmente grandi e composte da più elementi, presenti al terzo piano del Palazzo del Consiglio, dove c’è la sala consigliare del Comune. Si è dovuto aggiungere un muraletto di supporto per poter fissare bene il serramento con viti di una certa lunghezza. Tolto il vecchio serramento, infatti, si aveva a che fare con delle murature che si sfarinavano, quindi è stato necessario realizzare degli ancoraggi laterali sul muro di rinforzo.

Scheda progetto