Trasparente e 10 volte più forte: così sarà il legno delle finestre del futuro. Ad affermarlo è il giovane architetto francese Timothée Boitouzet. Woodoo, la società da lui fondata, ha sviluppato un trattamento che conferisce al legno nuove proprietà, tra le quali spicca la capacità di diventare traslucido. All’aspetto estetico però si accompagna anche una maggiore forza.

Il legno è composto tra il 60% e il 90% di aria. La resistenza del materiale deriva dalla lignina, una sostanza opaca. Il trattamento messo a punto da Boitouzet estrae questa biomolecola e sostituisce l’aria con una miscela polimerica che preserva l’integrità strutturale del legno, consentendo alla luce di passare attraverso il materiale.

Finestre del futuro realizzate in legno trasparente - 2

La sostituzione dell’aria con il polimero, inoltre, rende il legno fino a 10 volte più forte e migliora altre due caratteristiche del materiale: la natura infiammabile e la tendenza a marcire: il procedimento risolve entrambi questi due problemi mediante ignifugazione e impermeabilizzazione del legno.

Woodoo segnala, infine, che il trattamento punta anche alla sostenibilità: per assicurare il minimo impatto ambientale, la ricerca si focalizza soprattutto sulle specie legnose inutilizzate e di bassa qualità.

Finestre del futuro luminose o elettrocromatiche

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Anche lo svedese Lars Berglund, che insegna al KTH Royal Institute of Technology ed è a capo del progetto WoodNanoTech, ha scoperto che esistono molti utilizzi per legni trasparenti e dalle prestazioni aumentate. I pannelli di legno trasparente possono essere usati per finestre e facciate semitrasparenti, quando l’idea è di far entrare la luce, ma mantenere la privacy.

Un’altra applicazione riguarda l’incorporazione nel legno di quantum dots – insieme di atomi di semiconduttori, larghi alcuni nanometri – per creare diodi a emissione di luce (LED) con l’idea di avere pannelli in legno che si illuminano per intero. A differenza di quella puntuale, la luce del legno trasparente è diffusa, più naturale e facile da osservare.

Per Berglund il legno può anche costituire la base per finestre elettrocromatiche. “Finestre intelligenti” che possono bloccare la luce quando vengono attraversate dall’elettricità.

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Il ricercatore svedese, infine, ritiene che i legni di nuova generazione possano trovare applicazione anche nel settore energetico. L’utilizzo di un materiale a cambiamento di fase anziché di un polimero per sostituire la lignina trasforma il legno in un dispositivo di accumulo dell’energia.

Durante il giorno, questa “batteria di legno” può assorbire calore, ma di notte, quando le temperature si raffreddano, il materiale a cambiamento di fase si cristallizza, rilasciando calore. In questo modo avremmo finestre in legno aumentato che non si limiterebbero al semplice isolamento, ma diventerebbero elementi fondamentali nella gestione della temperatura degli edifici.