Per gli essere viventi la luce è vita: abbiamo bisogno della luce del sole per poter funzionare bene a livello fisico e psicologico. La luce ci consente di trasmettere le immagini al nostro cervello, ma attraverso il sistema neurovegetativo influisce anche sulle normali funzioni dell’organismo, aumentando la nostra capacità di concentrazione e le nostre prestazioni lavorative.
Il benessere offerto da un ambiente interno – living room, camera da letto, cucina o ufficio – dipende non solo dal comfort termico e acustico, ma anche dal comfort visivo, ovvero dalla possibilità di avere fonti di luce naturale, eventualmente integrate da quelle artificiali. L’illuminazione d’interno deve permetterci di svolgere le nostre attività senza sforzo, visualizzando gli oggetti che ci circondano in modo chiaro e distinto.
La luce migliore è quella naturale
La luce migliore è senza dubbio quella naturale perché offre la migliore resa dei colori e i livelli di illuminamento raggiungibili grazie alla sua quantità sono impossibili da realizzare con l’illuminazione artificiale. Inoltre l’illuminazione naturale usa fonti rinnovabili di energia quale il sole.
Pertanto la corretta gestione dell’illuminazione diurna e l’ottimale integrazione di luce naturale e luce artificiale sono elementi qualificanti della progettazione architettonica per due motivi fondamentali: contribuiscono alla realizzazione di edifici energeticamente efficienti e arrecano benefici effetti sulla salute delle persone.
I requisiti per un comfort visivo e luminoso sono:
- un livello adatto di illuminazione;
- una sufficiente uniformità di illuminamento;
- una buona distribuzione delle luminanze;
- assenza di abbagliamento;
- una corretta direzionalità della luce;
- una buona resa cromatica delle sorgenti e degli ambienti.
Abbiamo introdotto alcune grandezze fondamentali per la misurazione della luce, di cui pensiamo sia utile dare una definizione:
- flusso luminoso (f): indica la quantità di energia emessa da una sorgente luminosa nell’unità di tempo;
- intensità luminosa (I): viene usata per indicare la quantità di energia luminosa emessa in una specifica direzione;
- illuminamento (E): indica la quantità di luce che investe una certa superficie;
- luminanza (L): esprime l’entità della luce emessa da una sorgente di dimensioni estese nella direzione dell’osservatore.
Illuminazione naturale e orientamento dell’edificio
Si può sfruttare l’illuminazione naturale curando adeguatamente dimensioni e posizionamento di finestre, porte, atri e porticati, ma è grazie allo studio sull’orientamento e la forma degli edifici che si possono ottenere adeguati livelli di illuminazione naturale. In ogni progetto è opportuno verificare le massime altezze del sole nel periodo estivo e in quello invernale in modo che, conoscendo l’inclinazione dei raggi solari, sia possibile favorire o schermare l’entrata dei raggi solari negli ambienti.
In generale, soprattutto nell’edilizia residenziale, è consigliabile progettare edifici di forma rettangolare orientati lungo l’asse Est-Ovest, con le zone giorno rivolte verso Sud: nelle stanze così esposte la luce del sole penetra con un angolo di incidenza acuto in estate, e quasi orizzontalmente in inverno. Per approfondire puoi leggere il post “Orientamento dell’edificio e scelta dei serramenti: alcune considerazioni”.
Come dicevamo la maggiore o minore illuminazione degli ambienti interni dipende dalle dimensioni delle finestre e delle vetrate. Per avere un’illuminazione soddisfacente, la superficie complessiva delle finestre di un locale non dovrebbe essere minore del 10-12% della superficie calpestabile del locale stesso. Attenzione però: aumentando la dimensione delle finestre la luminosità non aumenta proporzionalmente, ovvero raddoppiando le dimensioni di una finestra, la luminosità non aumenta del 100%, ma solo del 60% circa.
Illuminazione naturale e posa del serramento
Un altro accorgimento importante per ottenere un’adeguata illuminazione è il posizionamento del serramento nel vano finestra. Ad esempio per certe località del nord Italia il surriscaldamento estivo non rappresenta un problema, quindi la finestra può essere installata a filo esterno della parete in modo da ottimizzare l’ingresso della luce solare nel periodo invernale.
Al contrario, per una latitudine del sud Italia è consigliabile posizionare il serramento più internamente possibile, per utilizzare l’aggetto della muratura come schermo per i raggi solari.
Ricordiamo inoltre che anche la manutenzione influenza la qualità dell’illuminazione degli ambienti: finestre verticali sporche riducono del 10% la luminosità degli ambienti.
Come riflettono la luce gli ambienti interni?
È possibile modulare l’illuminazione degli ambienti interni anche grazie alla tipologia e al colore delle superfici: un muro bianco e liscio riflette fino all’85% della luce che lo colpisce, un muro color crema riflette fino al 75%, un muro giallo fino al 65%, un muro color arancio assorbe più del 60% della luce incidente, ma allo stesso tempo rende più caldi e accoglienti gli ambienti.
Di solito i parametri di riflessione consigliati sono: soffitto 70-85%, muri vicini alle finestre 60-70%, altri muri 40-50%, pavimenti 15-30%.
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