L’invecchiamento della popolazione e il naturale desiderio delle persone anziane di rimanere nelle proprie case piuttosto che in residenze assistite o case di cura, impone di creare degli ambienti domestici fruibili e sicuri per chi ha un’età superiore ai 65 anni. Dato che porte e finestre hanno un ruolo fondamentale, ecco alcune indicazioni per un ambiente a misura di anziano.
“Design for all”, “Aging in place” sono concetti di design che puntano a creare spazi, sistemi e prodotti fruibili da persone di tutte le età e abilità. Uno degli obiettivi è di consentire alle persone di abitare nella propria casa il più a lungo possibile.
Un obiettivo che diventa sempre più rilevante poiché la percentuale di persone di età pari o superiore a 65 anni è in costante aumento. Negli ultimi 50 anni l’invecchiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di ultrasessantacinquenni ammonterà al 35,9% della popolazione totale.
Invecchiando, molte funzioni cognitive e fisiche peggiorano e quindi le persone anziane vanno incontro a delle limitazioni che non sono segni di malattia, ma sono dovute a una normale evoluzione fisiologica. Negli spazi domestici, pertanto, diventano necessarie delle facilitazioni che rendano l’ambiente più usabile e sicuro.
Finestre e porte sono un fattore importante in questo senso. Ecco quindi alcune caratteristiche a misura di persona anziana che possono rendere una casa più confortevole e sicura.
Il colore di serramenti e ambienti
Un aspetto a cui talvolta non si presta la dovuta attenzione è il colore. Le capacità percettive e sensoriali si attenuano con l’età e le condizioni fisiche: ad esempio l’ingiallimento del cristallino comporta l’assorbimento nella banda blu, pertanto si ha difficoltà nel distinguere il blu dal verde.

Gi anziani:
- percepiscono con difficoltà la variazione delle intensità del colore grigio;
- confondono colori come il blu, il verde, il viola e trovano difficoltà nel nominarli;
- possono avere difficoltà nell’individuare la porta della propria stanza quando il colore delle pareti è uguale o simile a quello della porta.
Un contrasto cromatico è basilare per la visibilità e l’individuazione di un oggetto, quindi:
- porte e finestre devono avere un colore diverso da quello delle pareti;
- ci dev’essere un contrasto di colore tra pavimenti, pareti e serramenti;
- pavimenti e soffitti andrebbero trattati preferibilmente con colori chiari.
L’influenza del colore sulla percezione dello spazio e delle condizioni ambientali è ormai nota, pertanto un progettista deve tenerne conto.
In particolare i colori freddi (dal giallo-verde al blu-viola) ampliano i confini spaziali degli ambienti, fanno apparire più piccoli e leggeri gli oggetti, contribuiscono a rallentare la circolazione sanguigna, hanno un effetto tranquillizzante e influenzano la percezione della temperatura: ad esempio si ha la sensazione di sentire più freddo in una stanza dipinta di blu che in una di colore arancione.
I colori caldi (dal giallo al rosso-viola) invece rimpiccioliscono i confini spaziali degli ambienti, fanno apparire più grandi e pesanti gli oggetti, contribuiscono ad aumentare la circolazione sanguigna, hanno un effetto stimolante e infine influenzano la percezione della temperatura facendo aumentare la percezione del caldo.
Serramenti a misura di anziano: consigli su porte e maniglie

La porta deve essere facilmente manovrabile e avere una luce netta da permettere un transito agevole anche a una persona su carrozzina.
Occorre dimensionare adeguatamente gli spazi antistanti e retrostanti, con riferimento alle manovre da effettuare con una sedia a ruote, anche in rapporto al tipo di apertura (vedi D.M. n. 236/1989).
Le porte devono consentire un’apertura agevole da entrambi i lati di utilizzo: si consigliano le porte scorrevoli o con anta a libro, mentre si devono evitare le porte vetrate se non fornite di accorgimenti per la sicurezza.
Le persone anziane non solo vanno incontro a problemi di artrosi ma possono avere anche una maggiore difficoltà nella percezione tattile, quindi le maniglie più facili da azionare sono quelle a leva, le quali possono essere aperte anche usando i fianchi, le ginocchia o i gomiti, se necessario.
Il modello di maniglia più idoneo è a leva con il bordo arrotondato e curvato, utile anche per impedire l’impigliarsi di abiti o di oggetti durante l’uso della porta. Le maniglie vanno posizionate a un’altezza compresa tra 85 e 95 cm.
Alcune considerazioni su finestre e portefinestre
Anche le finestre e le portefinestre devono essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali. I meccanismi di apertura e chiusura, oltre ad essere facilmente percepibili, devono essere anche manovrabili comodamente: si devono azionare le parti mobili esercitando una lieve pressione.
Se possibile si deve dare la preferenza a finestre e parapetti che permettano la visuale anche a una persona seduta su un divano, sedia o carrozzina, per evitare ulteriori e spiacevoli sensazioni di costrizione. Si devono comunque assicurare i requisiti di sicurezza e protezione dalle cadute verso l’esterno.

Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile dovrebbe essere opportunamente sagomata e protetta per non provocare infortuni.
Si devono poter usare le ante mobili degli infissi esterni esercitando una pressione non superiore a 8 kg.
Gli alzanti scorrevoli possono rappresentare delle buone soluzioni purché siano facilmente azionabili. In alcuni casi potrebbe essere utile adottare un’apertura motorizzata: il meccanismo o interruttore dev’essere ben visibile, posizionato a un’adeguata altezza e avere dimensioni superiori a quelle dei tradizionali interruttori.
In caso di alzanti e portefinestre lo spigolo di eventuali soglie deve essere arrotondato e le soglie non dovrebbero avere un’altezza superiore a 2,5 cm. In generale, è consigliabile l’eliminazione completa delle soglie poiché possono favorire il rischio di inciampare od ostacolare il passaggio di una carrozzina.
[…] Ricordiamoci che le barriere architettoniche non sono un ostacolo solo per le persone disabili ma anche per altri soggetti, non necessariamente disabili, come ad esempio le persone anziane. […]