“La finestra è bio” è il titolo dell’articolo dedicato a 2F e pubblicato da Osservatorio dell’Abitare, tabloid di informazione e approfondimento sui temi dell’architettura, dell’edilizia e del design edito da Golfarelli Editore International Group e distribuito in occasione delle prossime fiere Cersaie, Saie e Klimahouse.
Il redazionale sottolinea come il legno, tra tutti i materiali, sia quello che produce il minor impatto ambientale, offrendo al contempo qualità estetiche e funzionali che lo rendono preferibile nella costruzione di finestre.
«Il legno è un materiale bio nel senso che il suo ciclo di vita ha un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica – sottolinea Damiano Fanton, Responsabile tecnico di 2F Srl – ma soprattutto, a differenza degli altri materiali che si utilizzano per costruire finestre, è quelli che più facilmente può essere riutilizzato, riciclato o smaltito senza ripercussioni sull’ambiente naturale che ci circonda».
Oggigiorno scegliere la giusta finestra è reso difficile dalla presenza e continua proliferazione di prodotti a basso costo e bassa qualità. Il consumatore finale non riesce a cogliere appieno il valore intrinseco del prodotto finestra, che andrebbe dedotto da un’analisi, ad esempio, dei materiali, del loro ciclo di fabbricazione e della loro provenienza. Secondo quest’ultimo aspetto, il made in Italy va senz’altro preferito alla lunga lista di produttori esteri che sottraggono ai territori le loro eccellenze, danneggiando irreparabilmente l’intera filiera del settore.
2F è specializzata nel progettare finestre che rispondono appieno alle esigenze delle architetture che devono ospitarle. Per 2F progettare significa in primo luogo individuare correttamente e legare assieme gli elementi dell’involucro, studiando soluzioni ad hoc che consentano di raggiungere gli obiettivi desiderati. In secondo luogo ottenere il risultato estetico voluto offrendo i più alti livelli di personalizzazione: geometrie, finiture e accessori creano così un prodotto nel prodotto, regalando all’opera finale esclusività e pregio.
L’articolo inoltre riporta brevemente la case history della villa unifamiliare a Roana, nell’altipiano di Asiago (Vi): un esempio emblematico di come l’estetica e il benessere degli ambienti nascano dall’intimo connubio tra i serramenti e l’architettura che li contiene.
[…] abbiamo avuto modo di sottolineare nel redazionale pubblicato dall’Osservatorio dell’Abitare, la possibilità di progettare le finestre di pari passo alle architetture che devono ospitarle, […]